C’era un leggero vento che soffiava sul mare di Santa Severa, la brezza marina arrivava fin su al castello, e l’odore di salsedine penetrava nelle narici della gente mentre la luna si specchiava nel mare. Tutti erano seduti in attesa che Mara Sabia, attrice, docente e poetessa, ed Emilio Fabio Torsello, giornalista, prendessero parola.

C’erano persone di tutte le età domenica sette agosto nel castello di Santa Severa: bambini, ragazzi, adulti, anziani; tutti in attesa di ascoltare i fondatori de “La setta dei poeti estinti”, pagina social nata su Instagram, creata proprio da Mara ed Emilio.

Quando quest’ultimi sono saliti sul palco, ad accoglierli c’è stato un caloroso applauso, e i loro volti erano visibilmente emozionati. Poi, subito, hanno preso parola e hanno iniziato a fare ciò per cui tutta quella gente era lì: leggere e spiegare Dante e la sua Commedia, più precisamente il canto quinto e il canto ventiseiesimo dell’Inferno.

La loro lettura e la loro spiegazione sono arrivate dritte al cuore delle persone che stavano ascoltando; sì, perché Mara Sabia ed Emilio Fabio Torsello sono diventati una vera e propria certezza per la promulgazione della poesia, o più in generale della letteratura.

Infatti, sono anni, ormai, che i due organizzano eventi letterari in giro per la Capitale (e non solo): Palazzo Merulana, Caffè Letterario, Castello di Santa Severa, sono solo alcuni dei luoghi romani e dei loro dintorni dove Mara ed Emilio hanno letto e spiegato le opere dei grandi della letteratura italiana e internazionale.

Mara Sabia ed Emilio Fabio Torsello hanno saputo sfruttare i social non per qualcosa di aberrante o sciocco, come spesso purtroppo accade, ma per cercare di far avvicinare quanta più gente possibile alla letteratura. Grazie a loro, in qualche modo, la letteratura non è affatto tramontata, come molti credono, anzi, sta vivendo una nuova alba. I loro followers, infatti, ammontano a 222mila: numero che fa capire quanto la letteratura non è e non deve essere una disciplina di nicchia, né tantomeno un qualcosa di obsoleto.

Mara ed Emilio, al termine delle letture dantesche, hanno ringraziato il pubblico, ricordando quanto tutti noi abbiamo bisogno della poesia che insegna, emoziona e rende più umani. “Quanto avremmo bisogno di un poeta in politica!”, hanno affermato i fondatori de “La setta dei poeti estinti”, ricordando che Dante stesso fu in politica, così come Calvino, Pasolini, Neruda e molti altri.

Sì, forse avremmo davvero bisogno, come in passato, di avere alcuni poeti in politica, e non solo in quest’ultima. Nel frattempo, però, la poesia è arrivata sui social, adattandosi, forse, al tempo presente: una mossa intelligente grazie a due persone intelligenti che stanno facendo della letteratura, o più in generale della cultura, uno dei principi fondanti della loro vita: Mara Sabia ed Emilio Fabio Torsello.

Per saperne di più e per rimanere aggiornati sulle loro iniziative (eventi  e consigli letterari, corsi a numero chiuso, etc.) vi consiglio di seguirli sulla loro pagina Instagram: la_setta_dei_poeti_estinti.

 

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