“Pensavo di raccontare questa storia da 7-8 anni, mi era rimasta proprio dentro, era quasi un’esigenza. Mi sono detto: rischiamo”. Così Ferzan Ozpetek ci parla di “Nuovo Olimpo”, il suo nuovo (e quattordicesimo) titolo, fuori solo su Netflix da oggi, 1 novembre. Un’esperienza nuova per il celebre regista, quella di collaborare con la piattaforma Netflix, che egli ricorda con piacere e che lo porterà ad essere visto “nelle case di 190 paesi”.

Il regista, Aurora Giovinazzo e Damiano Gavino sul set

“Nuovo Olimpo” è la rievocazione di un amore, ambientato negli anni ’70, tra due giovani (Damiano Gavino e Andrea Di Luigi) che non fanno in tempo neanche a viversi che già si perdono e che, così, in una storia avvolta da forse troppi cliché, sono costretti a portarsi dentro per anni.

I due, protagonisti di questa vicenda semi-autobiografica, si conoscono a Roma, tra le poltrone del cinema che dà il nome al film, e così le loro vite si incrociano con quelle di altri personaggi.

Ne è un esempio la figura di Titti (la bravissima Luisa Ranieri), un chiaro omaggio a Mina che con la canzone “Povero Amore” ha inoltre collaborato alla pellicola. Notevoli, inoltre, le interpretazioni delle due attrici romane Aurora Giovinazzo e Greta Scarano, con le quali il regista dichiara di essere stato molto in sintonia sul set.

Il regista e le attrici Aurora Giovinazzo, Greta Scarano e Luisa Ranieri

Insomma, il film di Ozpetek è un buon film che parte con buoni presupposti ma che a volte si perde in un romanticismo retorico, un po’ prevedibile. Tra l’altro, la storia tra i due appare effettivamente così breve agli occhi dello spettatore che gli viene lasciata a malapena la possibilità di affezionarvisi.

Come al solito però, il regista turco riesce ad affrontare il complesso tema delle relazioni umane in maniera semplice e delicata, e questo fa di ogni suo film, una ricchezza.

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