«Io non credo che questo virus si spegnerà da solo. Si spegnerà nel momento in cui avrà infettato tantissime persone. Neanche la sars si è spenta da sola. Si è spenta grazie a interventi di isolamento e quarantena incredibili». Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format «I Lunatici», condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Quanto alle vacanze estive, meglio essere pragmatici: «Tutti vorremmo andare anche un po’ in vacanza, è stato un anno molto duro. Bisogna capire come evolverà dal punto di vista epidemiologico questo virus. Poca gente ha programmato le vacanze, questo è un peccato, il nostro è un Paese splendido. Difficilmente ci sarà un turismo straniero, forse pochi italiani andranno all’estero e pochi stranieri verranno da noi sperando che si possa andare in vacanza. Ovviamente in modo prudente, distanziato, consapevoli che saranno delle vacanze locali».

Sulla ripresa del campionato di calcio il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità spiega che «da maggio cominceranno a ragionarci sopra. Ogni attività che comporta uno stretto contatto fisico non è esente da rischi. Si può ridurre il rischio con misure importanti. La decisione spetterà alla politica, la federazione imporrà dei protocolli molto stringenti, questo implica un costo importante e il rischio di riprendere in una situazione che non sarà facile. Però una decisione va presa da qualcuno, in qualche modo».

Infine, una battuta sui vaccini: «Sembra che si stiano abbreviando i tempi e che l’iter stia andando più velocemente. Ci vorranno comunque mesi, sperando comunque che i vaccini che sono ora in fase di test siano sicuri ed efficaci», conclude Rezza

Sponsor