Restituire un senso a terre esauste, creare posti di lavoro. Migliaia di posti lavoro. Questo l’obiettivo del piano urbanistico presentato in Regione dal Comune di Castelnuovo, volto a trasformare spazi ormai senza destino in un polo logistico. 

Cinquanta ettari di terreno incolto, ex cave, immobili in disuso, che gravitano attorno al casello dell’A1. Il loro confine è il nastro dell’autostrada, in mezzo la Tiberina e due rotonde. Terre sottoposte a vincoli che la realtà ha stracciato da tempo.

La Regione ha concluso la fase di valutazione ambientale (Vas) e nei prossimi giorni l’Ente pubblicherà la determina che chiude il percorso autorizzativo.

Conclusa Vas, a giorni determina con ok e prescrizioni

Rilasciato anche un parere per quanto riguarda la Conferenza dei servizi che coinvolge tutti gli enti interessati e i proprietari dei terreni. La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) ha richiesto mesi di lavoro in quanto  processo complesso e sistematico di misurazione, del peso delle opere sull’ambiente. La determina attesa, probabilmente conterrà alcune prescrizioni e raccomandazioni ma non tali da intaccare l’integrità del piano, le sue potenzialità e l’apertura dei cantieri.

In questi cinquanta ettari sorgerà un polo logistico fatto di grandi edifici e uffici. Si recuperano cave esaurite e abbandonate, anche quella, con ingresso da via Tiberina, un tempo destinata a rifiuti speciali, oltre a quelle  che costeggiano la via provinciale verso Capena a ridosso dell’abitato di Colleverde.

Area verde attrezzata per residenziale, parco giochi, magazzini e uffici

A tutela del centro residenziale verrà realizzato un parco pubblico di oltre 20 mila metri quadri, una fascia di verde attrezzato che farà da barriera alla distesa di magazzini che verrà. In sette ettari, a ridosso dell’autostrada, si realizzerà un parco giochi, il resto conterrà edifici destinati a stoccaggio e distribuzione merci. Il futuro chiede spazio. Per le merci viaggianti, per i mezzi su cui arrivano nelle nostre case.

Un flusso che l’epidemia Covid ha consolidato e che non riguarda solo Amazon ma tutti i settori produttivi grandi e piccoli. Con l’avvio del progetto tutto il tratto di terreni intercluso tra la Roma-Napoli e la Tiberina, da Ponte Storto al Bivio di Capena, diverrà un’unica distesa di magazzini e centri commerciali e ingloberà anche il mega impianto ex Protezione civile messo in vendita dall’Inail la scorsa estate e che dovrebbe avere un nuovo acquirente proprio nel mese di gennaio.

Si definisce così la destinazione finale di un’area un tempo vincolata ma negli ultimi decenni molto abusata, in certi casi sfregiata.

Attesi 2800 posti di lavoro

In ballo ci sono migliaia di posti di lavoro. Si calcola che il nuovo polo di Castelnuovo ne creerà almeno 2000, altri 800 circa  saranno creati dalla trasformazione dell’edificio Inail.

“Attendiamo fiduciosi la pubblicazione della determina –  dice il sindaco di Castelnuovo Riccardo Travaglini – Abbiamo concepito questo piano facendo diventare gli ostacoli occasione, dando maggior risalto al paesaggio, con opere compensative e straordinarie di tutela: corridoi ambientali, recupero e riutilizzo delle cave dismesse per scongiurare l’ipotesi discarica, valorizzazione del verde e viabilità alternativa. Il tutto, in funzione di uno sviluppo armonico e sostenibile che non può più attendere. Castelnuovo così può dare avvio ad una propria zona produttiva capace di creare sviluppo e benessere per i propri cittadini, brave persone rimaste per troppo tempo silenziose. Sono più di quarant’anni infatti che questo paese aspetta. Oggi, siamo arrivati agli step finali ed a breve sapremo con esattezza quale sarà il futuro nostro e dei tanti giovani che sono in ricerca di un’occupazione”.

In arrivo il polo di Riano

Ma c’è di piu. A poche centinaia di metri  dalla rotonda di accesso alla A1 di Castelnuovo di Porto e cioè a Piana Perina nel comune di Riano si sta elaborando un’area logistica di ulteriori 50 ettari che recupera un territorio martoriato da decine di cave ormai chiuse e appetibili solo per dare da discariche abusive. Nascerebbe così in quell’area una zona logistica tra le più grandi d’Italia che di fatto farebbe un tutt’uno con quella di Castelnuovo. Allo studio anche la suggestiva ipotesi di collegare questo mega  crocevia di merci con la rete ferroviaria dell’Alta velocità. Si ipotizza di utilizzarla di notte quando non è percorsa da treni passeggeri. Di giorno uomini e donne, di notte le cose dei nostri consumi. 

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