I primi risultati del vaccino italiano sviluppato dall’azienda ReiThera di Pomezia e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma “sono più che promettenti” e “ora ci sarà l’ulteriore sviluppo nella Fase II e Fase III della sperimentazione“. Lo ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Iss), nel suo intervento alla presentazione degli esiti e dei risultati della Fase 1 della sperimentazione.

“L’Italia è in grado di giocarsi partite importanti su quella che è la capacità di generare tecnologia biomedica sofisticata”, ha aggiunto Locatelli. “Quanto è venuto a realizzarsi può ben rappresentare un modello prototipale che resterà poi a documentazione di quanto il paese è in grado di garantire alle persone che vi abitano in termini di capacità di creare massa critica sofistica per la ricerca biomedica”.

“A dicembre è stato fatto il decreto che stanzia i fondi, il governo entrerà nel capitale dell’azienda per sostenerne la Fase 2 e 3. Due gli obiettivi: dobbiamo lasciare al nostro Paese una capacità di ricerca, sviluppo e sperimentazione che prima non c’era e dobbiamo avere la possibilità di acquisire dosi di vaccino per i nostri cittadini in misura stabile e crescente”, ha concluso Domenico Arcuri.

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