Cosa sono i DCA

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e la forma del corpo. La fascia di età maggiormente colpita è quella dell’adolescenza poiché è un’età caratterizzata dai cambiamenti fisici.

Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri (8 maggio 2018) è stata indetta la Giornata Nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. La Giornata si celebra il 15 marzo di ogni anno.

Essere perfetti

Alcuni medici credono ci sia una correlazione tra disturbo della percezione dell’immagine fisica e disturbo del comportamento alimentare. Quell’innata voglia di cercare di raggiungere un modello di perfezione assoluta, non appartiene solo al mondo femminile, come spesso lo si attribuisce. La cultura tossica dell’immagine perfetta si è insediata allo stesso modo tra uomini e donne. Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge la vita di una persona e ne limita le capacità sociali, relazionali e lavorative.

Durante la giornata sono ricorrenti i pensieri sul cibo e questo può provocare agitazione e ansia. Il cibo diventa il nemico numero uno, un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo: perdere peso. Mentre, la bilancia diventa la tua migliore amica. Per ogni kilo perso è una vittoria ma non è mai abbastanza, si continua fino a perderne altri. Si entra in quel circolo vizioso, loop, difficile da fermare. È come quando sali su una giostra, ti piace così tanto da non voler più scendere, poi ti senti male. In quel momento devi decidere se restare o scendere.

L’utilizzo dei social (Facebook, Instagram, TikTok, Twitter ecc.) è cresciuto a dismisura in questi ultimi anni, tanto da avere aspetti sia positivi sia negativi nell’ambito dei DA. Proprio in questo periodo di pandemia abbiamo fatto esperienza di quanto la rete possa essere utile e indispensabile. Difatti, l’aspetto positivo è quello di esporre la propria storia, messaggi positivi o testimonianze di guarigione in modo da poter far capire a chi ne soffre che quella luce in fondo al tunnel è raggiungibile.

Mentre il lato negativo, si basa su un continuo confronto, esclusivamente sull’apparenza, inducendo alla competizione a chi ha il corpo perfetto, magro o più snello. In questo modo si alimenta l’idea che per essere accettati nella società sia necessario avere molti like, oppure bisogna assomigliare a qualcuno, come a un personaggio famoso, rischiando la dipendenza. Spesso quel mondo perfetto che ostenta alla ricchezza osservato sui social, racchiude dietro di sé un mondo pieno di fragilità e insicurezze. La necessità di apparire al meglio, condividendo immagini ritoccate con filtri che non rispecchiano la realtà, provocano invidia, delusione e tristezza.

Mente e corpo

Il disturbo della percezione della figura fisica si intende quando una persona specchiandosi, vede il proprio corpo distorto, cioè la mente crea un ideale di fisico che va a influenzare le reali forme.

I principali disturbi dell’alimentazione sono:

  • Anoressia nervosa;
  • Bulimia nervosa;
  • Disturbo dell’alimentazione incontrollata;
  • Disturbi alimentari sottosoglia;
  • Disturbi della nutrizione.

Spesso a questi disturbi alimentari sono associate altre patologie psichiatriche altrettanto gravi, come la depressione, stati d’ansia, abuso di alcool o sostanze stupefacenti, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi della personalità. Inoltre atti auto-aggressivi, autolesionistici e tentativi di suicidio. Mente e corpo sono due entità strettamente correlate tra di loro. Questi disturbi colpiscono la mente provocando una forte sofferenza psichica; di conseguenza coinvolgono anche il corpo con gravi complicazioni.

Guarigione

Essere consapevoli di avere un DCA è il primo passo per affrontare la propria guarigione. Vuol dire riconoscere il proprio disagio e avere il coraggio di chiedere aiuto. Intraprendere un percorso psicologico aiuta a capire come migliorarsi e come si è arrivati all’odio verso il cibo.

Il Ministero della Salute ha elaborato raccomandazioni operative per gli interventi in Pronto Soccorso (PS) con un codice lilla per aiutare gli operatori sanitari ad accogliere i pazienti con DCA. Rivolgersi al PS costituisce una forma di richiesta d’aiuto, soprattutto l’accesso in emergenza può rappresentare un’occasione per il paziente per l’avvio di un percorso terapeutico specialistico.

Se i DA non vengono trattati in tempi e con metodi adeguati possono diventare una condizione permanente e compromettere seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo (cardiovascolare, endocrino, ematologico, scheletrico, dermatologico ecc.) e nei casi gravi portare alla morte. All’anoressia nervosa è collegata una mortalità 5-10 volte maggiore di quella di persone sane della stessa età e sesso.

In occidente (e quindi anche in Italia), si stima che:

  • la prevalenza dell’anoressia sia dello 0.2-0.8%;
  • la prevalenza della bulimia sia di circa il 3%;
  • l’incidenza dell’anoressia sia di 4-8 nuovi casi per anno su 100.000 individui;
  • l’incidenza della bulimia sia di 9-12 nuovi casi su 100.000 individui, con un’età di esordio tra i 10 ed i 30 anni, e un’età media di insorgenza di 17 anni.

La Asl Roma 4, con il Centro per la Prevenzione del Sovrappeso dell’Obesità, istituto presso il Servizio di Igiene Alimentare e Nutrizione (SIAN), da tempo si adopera per informare i cittadini del territorio sulle buone pratiche di salute alimentare, ma anche per dare supporto a chi soffre di DA. Data la natura complessa e interdisciplinare del disordine, il SIAN lavora in integrazione con Servizi del Centro Salute Mentale (CSM) e del Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva (TSMREE).

Al servizio si accede con prescrizione medica. Referente aziendale DCA dottoressa Angeletti Patrizia, psicologa e psicoterapeuta.

Contatti:

CMS tel: 0696669820

SIAN tel: 0696669534

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