Un percorso di arte moderna nelle piazze del borgo. La carta della nuova Amministrazione comunale di Ponzano Romano per suggellare  che il paese dopo l’apertura del Casello sulla A1 non è più l’ultimo in fondo alla Valle Tiberina , ma la sua porta d’ingresso, è questa . Il programma è sistemare nel centro storico delle opere artistiche fruibili da tutta la popolazione. Il progetto vedrà selezionare alcuni artisti di respiro nazionale e internazionale ai quali affidare la realizzazione di un’opera da posizionare al centro di aiuole, giardini, aree pedonali, piazze e vicoli del paese.

Idea nata a Spoleto nel 1962, opere d’arte contemporanee in centro storici

L’idea non è nuova. Già nel 1962  la città di Spoleto venne trasformata in “città museo” in concomitanza con la V edizione del Festival dei Due Mondi, sotto la direzione di Giovanni Carandente che chiese ad alcuni artisti contemporanei di creare delle opere da esporre in città e di donarle poi a Spoleto. L’iniziativa venne intitolata “Sculture nella città”. L’operazione fu il primo evento globale a mettere in relazione una città ad alto valore storico (dal preromano al Seicento) con opere contemporanee. L’esperimento fu definito “leggendario” dalla stampa internazionale. Le fotografie vennero pubblicate in tutto il mondo e il successo fu tale che le sculture presenti, non solo attrassero pubblico e stampa, ma anche numerose troupe cinematografiche pronte a immortalare l’evento. Da quella sensazionale operazione, che vide collaborare insieme direttori, industriali, assessori comunali, artisti e manodopera locale, altri Comuni sparsi per l’Italia, negli anni, hanno voluto replicare l’idea riproponendo progetti simili.

E’ nato cosi anche il Giardino dei Tarocchi a Capalbio

Fra questi, il Giardino dei Tarocchi, nei pressi di Capalbio in Toscana, ideato dall’artista Niki de Saint Phalle, il Museo all’Aperto di Arte Contemporanea di Casacalenda nel Molise, noto come MAACK, voluto dall’architetto Massimo Palumbo, il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Monterone,MACAM, in provincia di Lecco, voluto dallo scrittore e regista Maurizio Corgnati, il Museo all’aperto Maria Lai,  dedicato all’artista dal comune di Ulassai, in provincia di Nuoro, fino a Gibellina, in provincia di Trapani, che oltre al famoso Grande cretto realizzato da Alberto Burri, raccoglie 60 opere di importanti artisti disseminate nella città.L’elenco continuerebbe con decine di altri luoghi che hanno abbracciato con interesse il progetto di accogliere l’arte contemporanea in località prettamente legate all’agricoltura o alla pastorizia e poco inclini a dedicarsi al settore artistico.

“Tutto era felice nella vita dell’arte”

Ponzano si pone su questa scia  potenziando, nello stesso tempo quello che fecero gli antichi monaci Benedettini e i signori rinascimentali ad iniziare dalla  Abbazia di Sant’Andrea in Flumine, ricca di decorazioni cosmatesche e di un raffinato ciborio medievale. La nuova Amministrazione comunale intende , com’era in uso tanti secoli fa, dedicarsi all’arte e a commissionare ad artisti contemporanei opere uniche da donare al paese, in un’ottica che sfida chi crede che l’arte non serva. Perché l’arte è la linfa della crescita dell’umanità, è la spinta nella tecnologia e nella scienza e, come scrisse Pietro Consagra, “[…] tutto era felice nella vita dell’arte

 

 

 

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