Fino ad oggi abbiamo parlato di come le rinnovabili siano in crescente diffusione sui territori europei e di come gli ingenti investimenti in materia siano il carburante di questo motore green. Le azioni politiche sono, insieme agli investimenti privati, il cuore di questa transizione energetica.

 

Anche se non è ancora definitivo, il Ministero dell’ambiente si sta occupando di varare il Decreto Aree Idonee, gettando le basi per la realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabili in Italia.  Secondo i piani del Ministero non sono previsti né stoccaggi di energia pulita né nuove tecnologie, ma solo una programmazione ben strutturata per il futuro.

 

Questo Decreto Aree Idonee permetterà di individuare diverse zone d’Italia adibite alla realizzazione di nuovi impianti per le rinnovabili e di consentire l’installazione di altri 80 GW di energia pulita sul territorio, ribaltando le percentuali tra combustibili fossili e rinnovabili. Gli altri Ministeri si occuperanno, infine, dei dettagli aggiuntivi.

 

Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha poi aggiunto:

“Tale decreto si pone l’obiettivo di garantire l’installazione di – almeno, io dico – 80 GW aggiuntivi di energia rinnovabile al 2030, che permetterà di ribaltare la percentuale di approvvigionamento energetico attuale, in favore delle rinnovabili: due terzi, un terzo. Sarà a breve emanato anche il decreto per l’istituzione della piattaforma delle aree idonee al fine di garantire alle regioni e alle province autonome un adeguato strumento nel processo di individuazione delle aree idonee e nelle attività di monitoraggio ad esso connesse. Riguarda, attualmente, il fotovoltaico, ma anche l’eolico”. (ohga)

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