Il depuratore della zona industriale di Fiano Romano ha versato nel fosso Gramiccia, certamente per mesi. ma più probabilmente per anni, le acque di fogna senza alcun trattamento. Ma non la schiuma. Che però anche questa mattina scorre copiosa nel torrente, e,da quanto ci risulta, anche nel depuratore , cosa che pare non sia mai accaduta prima. Cosi vanno le cose nel nostre colline.

Santonasataso: il depuratore non c’entra nulla con la schiuma

La notizia dello sversamento diretto è stata data e sottolineata dal sindaco Davide Santonastaso nel corso dell’ultimo consiglio comunale  rispondendo alle interrogazioni dei gruppi di opposizione di PD e Fratelli d’Italia. Ma questo, ha precisato, non ha attinenza alcuna con l’inquinamento da tensioattivi, che si protrae almeno dal 2009, come ha ricordato l’assessore ed ex sindaco Ottorino Ferilli. L’atto doloso che produce le bolle si verifica, secondo le documentazione elaborata dall’ufficio tecnico, allo sbocco della conduttura delle acque bianche, cioè piovane, e  rimane ad oggi opera di un inquinatore ignoto, un “marziano” che ha colpito anche questa mattina. Il funzionamento del depuratore a servizio dell’area industriale di Prato della Corte dunque ha detto in modo assertivo il sindaco: “non c’entra nulla con lo scarico di tensioattivi”.

Scaricate acque nere almeno dal 26 aprile al 9 luglio

La relazione di Santonastaso è stata molto dettagliata e rappresenta un punto fermo nella vicenda del fosso Gramiccia. Riconosce infatti che  l’impianto dell’area logistica per lunghi  mesi ha scaricato le acque nere di fogna senza alcun trattamento, direttamente nel fosso. Certamente dal 27 aprile 2021, data di una lettera che gli uffici comunali scrivono alla Ciana srl, che ha costruito e gestisce da sempre l’impianto, perchè proceda alla disostruzione di un canale che provoca lo sversamento tal quale dei liquami nel corso d’acqua e fino al 9 luglio. Giorno in cui il gestore comunica  all’Amministrazione comunale, dopo numerosi solleciti,  la conclusione dei lavori. 

Per ora  solo a reati amministrativi

Questi i fatti accertati,  reati  amministrativi, sanzionati con una multa per il solo scarico non autorizzato che va da tre ai trentamila euro. La sanzione sarà  emessa dalla Regione e ne risponde il solido anche il Comune. Difficile credere però che l’indegno andazzo durasse solo da fine aprile 2021. A vedere le foto di stalagmiti inquietanti pendenti dallo sbocco del depuratore non si fa peccato a pensare durasse da lungo tempo. 

Il mistero del by pass otturato

A conferma di queste perplessità c’è che l’area del depuratore il giorno del sopralluogo di Carabinieri e tecnici Arpa risultasse incolta e quasi impraticabile. Come abbiamo scritto su questo giornale, in quell’occasione si rese necessario l’intervento di una squadra comunale per liberare il passaggio verso l’impianto e condurre l’ispezione. In merito il sindaco è stato molto preciso. Nel corso della verifica del 18 maggio 2021, “fu scoperto – ha detto -immediatamente a monte dell’impianto, un bypass scolmatore ostruito che provocava lo sversamento delle acque di fogna  direttamente nel  Gramiccia”.  Dunque senza alcun trattamento. Da qui le sanzioni amministrative visto che le analisi delle acque in uscita dall’impianto di depurazione hanno escluso la presenza di sostanze velenose. Solo questo singolo diaframma della storia del Gramiccia racconta molto e cioè di una prolungata omissione di controllo da parte dell’ente locale responsabile della struttura e che ogni anno per la sua gestione spende circa 45mila euro. “L’esistenza dello scolmatore era sconosciuta al Comune – ha aggiunto il sindaco – e, a suo dire, anche dalla società gestrice”. Insomma il pozzetto era abusivo ed era lì all’insaputa di chiunque. In ogni caso dallo scorso 9 luglio il problema in teoria non c’è più. Nel Gramiccia oggi dovrebbero riversarsi solo reflui trattati secondo legge. Il depuratore è assolto. La schiuma resta.

Si ricerca Mister Schiuma

E allora come mai questa mattina occupa il fosso? Mistero. Si deve accettare la tesi dell’esisitenza di un un fantomatico “Mister Schiuma” che imperversa sul Gramiccia, imprendibile, invisibile. “C’è chi versa tensioattivi, c’è chi versa tensioattivi”, ha detto con foga l’assessore Ferilli.  Ed è drammaticamente vero. Ma stando alla ricostruzione fornita in Consiglio comunale si deve concludere che trattasi di  un versatore ribaldo che da almeno dieci anni mette nel sacco sindaci, assessori, tecnici e cittadini. Così il racconto del consiglio comunale di Fiano Romano.  Di  fatto ha emesso un “wanted” contro Mister Schiuma avvelenatore seriale del torrente. E che oggi, tanto per ribadire la sua impunità,  ha colmato il fosso di schiuma  in quantità industriale. Qualcosa non quadra.

Il sindaco impegnato a chiedere lumi sull’inchiesta

Due note finali: assai positivo l’impegno del sindaco Davide Santonastaso di chiedere, già nelle prossime ore, agli organi competenti, magistratura e forze dell’ordine, a che punto siano le indagini, l’esame degli atti e delle centinaia di analisi effettuate e i risultati del controllo della rete fognaria effettuata con il robot Acea dai Carabinieri e che mise in luce vari allacci abusivi. In effetti occorre fare chiarezza anche perchè Mister Schiuma continua a colpire, e il Gramiccia a morire. La seconda è che le immagini dell’inquinamento sono a dispozione in diretta della forze dell’Ordine che da maggio scorso monitorano la situazione 24 ore su 24. In attesa che la Procura di Rieti batta un colpo.

 

 

 

 

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