Dedicarsi allo yoga è diventata un’usanza molto diffusa negli ultimi anni in Italia. Oltre a ridurre lo stress, questa pratica ha numerosi effetti positivi sulle persone che si trovano in particolari situazioni fisiche. In particolare, andiamo ad analizzare quanto è indicato praticare yoga durante la gravidanza.

I BENEFICI

  • Miglioramento dell’equilibrio, fisico e non solo: l’aumento di volume dell’addome durante i nove mesi di gravidanza può portare a modificare il punto d’equilibrio. Gli esercizi effettuati durante lo yoga contribuiscono a mantenersi stabili fisicamente e migliorare la propria postura, naturalmente sottoposta a stress dovuti al peso da sostenere. Oltre all’aspetto prettamente fisico, c’è anche quello psicologico. Grazie infatti agli esercizi di respirazione ( pranayama ) si può assumere gradualmente maggior consapevolezza dei segnali che provengono dal proprio corpo, inclusi quelli inviati dal bambino. Inoltre, verrà stimolato positivamente il sistema immunitario e migliorato il sonno, con una regolarizzazione della pressione e del battito cardiaco.
  • La pesantezza delle gambe, effetto molto diffuso durante la gestazione, può essere ridotta grazie all’attivazione della circolazione sanguigna e linfatica.
  • Tra le donne che praticano yoga si nota un miglioramento di alcuni sintomi quali nausea, cefalea, spossatezza, ma anche dolori lombari e costipazione.
  • Con gli esercizi migliora a poco a poco anche la flessibilità muscolare, molto utile durante il parto.
  • La respirazione riduce notevolmente il senso di ansia e stress, favorendo così una miglior gestione dei dolori durante il travaglio e il parto.

PRATICARE IN SICUREZZA

Sono molti i centri yoga che si sono specializzati, offrendo corsi adatti alle future o neo mamme. Chi già ha dimestichezza con la disciplina e pratica yoga da tempo, può tranquillamente eseguire gli esercizi a casa regolandosi da sola su quali asana fare e con che tempi. Per chi invece non ha mai praticato yoga è preferibile affidarsi a mani esperte, per essere guidate al meglio ed evitare errori controproducenti. Il primo consiglio utile e valido per tutte è quello di non forzare mai troppo il proprio corpo, ma seguire con molta naturalezza i propri ritmi. Gli stili yoga sono diversi, e ognuno ha le proprie caratteristiche. L’ideale è scegliere sempre un corso di yoga prenatale o prediligere comunque una pratica dai movimenti lenti e che punti sulla respirazione. Se si sceglie questa seconda via, è bene informare sempre l’insegnante di essere in gravidanza prima di iniziare la lezione. Uno stile che è preferibile evitare, per esempio, è lo Hot Yoga ( Bikram yoga ) poiché esso consiste nell’eseguire pratiche intense ad una temperatura piuttosto elevata e questo potrebbe causare un’eccessiva sudorazione tale da stressare il bambino e il proprio organismo. Gli stili più dinamici e caratterizzati da movimenti veloci sono in generale poco indicati, a meno che non si sia già ad un ottimo livello e si abbia sufficiente esperienza.

I CONSIGLI PER UNA BUONA PRATICA

  • Il primo e più importante è senza dubbio quello di consultare il proprio ginecologo prima di iniziare. Per esempio per le donne che soffrono di disturbi alla schiena o sono a rischio di parto prematuro, lo yoga potrebbe essere controindicato.
  • La temperatura della stanza in cui si pratica e una corretta idratazione sono fattori importanti. Evitare il caldo eccessivo e bere durante e dopo la lezione è fortemente consigliato.
  • Non strafare. Occorre evitare pratiche troppo lunghe, al fine di non sollecitare troppo il proprio organismo. La maggior parte delle donne che praticano yoga non superano i 30 minuti di esercizi. Anche qualora si fosse un’esperta, è buona norma adattarsi e frenare un pò il ritmo.
  • Contattare sempre il proprio medico nel caso in cui si avvertano fastidi o dolori al basso ventre. 

Naturalmente, la pratica dello yoga è indicata anche dopo il parto. Indispensabile è attendere un periodo di tempo sufficiente prima di iniziare o ricominciare ( nel caso in cui abbiate praticato anche durante la gestazione ) e farlo solo dopo l’ok del proprio ginecologo. Una volta seguiti questi semplici accorgimenti, gli esercizi possono rivelarsi dei validi alleati per rinforzare i muscoli pelvici e vaginali interessati dal parto. Nell’attesa di poter riprendere, non sottovalutate la pratica della respirazione! Essa è infatti portatrice dei benefici già descritti, e contrasta l’insorgenza della depressione post partum.

 

 

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